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Prendere il bus per Lecce per vivere un’estate di concerti, arte, storia e buon cibo

L’estate leccese torna a ravvivarsi pienamente grazie a tanti appuntamenti con la musica italiana: il 23 luglio Elisa, il 30 luglio Fabri Fibra, il 3 agosto il pugliese Caparezza e poi ancora il 7 agosto Achille Lauro, l’11 agosto Tananai e il 21 agosto il tour Venditi-De Gregori.

Per raggiungere la meta e partecipare ai concerti si può usufruire del servizio Itabus e prendere il bus per Lecce da tutte le principali città italiane: Ancona, Bologna, Firenze, Milano, Napoli, Roma e Torino. Si potrà viaggiare a bordo di pullman low cost per Lecce dotati dei migliori comfort. In alternativa è possibile anche scegliere di fare viaggi notturni per Lecce grazie ai pullman notturni Lecce-Roma, pullman Lecce-Napoli, gli autobus Matera-Lecce e tanti altri autobus low cost per Lecce.

Viaggiare in tutta comodità a bordo di un pullman economico per Lecce

Con Itabus viaggi spendendo poco ma senza rinunciare al massimo del comfort. Su ogni autobus della compagnia infatti troverai toilette, sedili comodissimi e potrai scegliere tra due ambienti di viaggio, area tavolino, posti panoramici, posti corridoio e posti finestrino, tutti dotati di doppio bracciolo.

Inoltre, potrai collegarti al Wi-Fi 4/5G gratuitamente, ricaricare i tuoi device grazie alle prese elettriche e USB, leggere un libro accendendo la luce da lettura posta in alto in corrispondenza del sedile, concederti un break prendendo qualcosa da stuzzicare ai distributori automatici a bordo. In questo modo il tuo viaggio fino a Lecce sarà decisamente più piacevole!

Che cosa vedere a Lecce: le attrazioni da non perdere

Lecce è una città che ospita spiagge meravigliose ma è anche luogo di arte e di storia, dove trovare resti di varie epoche: medievale, romana e rinascimentale. Ma è anche la terra dove poter vedere edifici in pietra leccese, una pietra calcarea dai colori dorati e caldi, e decorazioni sgargianti in stile barocco. Il centro storico infatti è pieno di monumenti, chiese ma anche balconi e terrazze di edifici privati di arte barocca.

Vediamo allora quali sono i punti nevralgici leccesi che bisogna assolutamente visitare. Innanzitutto attraverso Porta Napoli si accede alla città vecchia. Qui si potranno ammirare le botteghe artigianali dove si realizzano oggetti in cartapesta e pietra leccese e poi proseguire verso la Chiesa di Santa Maria della Provvidenza o verso Santa Maria di Costantinopoli. Andando, invece, verso via Umberto I si giunge al palazzo Adorno e alla Basilica Croce, simboli del barocco leccese. Incantevole poi la vista del Duomo con l’alto campanile, il quattrocentesco Palazzo del Vescovado con un loggiato angolare ad arcate e accanto il Museo Diocesano di Arte Sacra, della Biblioteca Innocenziana e dell’Archivio Storico Diocesano.

Proseguendo il tour si può apprezzare la storicità dell’Anfiteatro, costituito da pilastri di tufo sormontati da un’architettura ad arcate, e del Teatro Romano, che un tempo ospitava fino a 5mila spettatori. Andando verso piazza Sant’Oronzo si trova il Castello voluto da re Carlo V come fortezza per la città ed oggi sede dell’Assessorato alla Cultura, dove si organizzano mostre, eventi culturali e manifestazioni eno-gastronomiche. Ed è proprio in questa piazza che i turisti potranno apprezzare la pavimentazione della città, ornata da un mosaico che raffigura lo stemma di Lecce, cioè la Lupa sotto un leccio e la corona con 5 torri.

In quali spiagge andare a Lecce

Nei dintorni di Lecce è possibile trascorrere delle soleggiate giornate in alcune delle spiagge più belle d’Italia e tra le più invidiate in tutto il mondo, come Punta della Suina, Punta Prosciutto e Porto Selvaggio. Sono così ammalianti che vengono spesso chiamate le Maldive italiane.

In questa straordinaria terra, inoltre, si potrà sentire tutto l’eco della musica, della lingua, dell’architettura e della cucina delle culture Mediterranee.

I piatti tipici della cucina locale

Partiamo innanzitutto dal cibo di strada: largo spazio alla puccia salentina, una specie di panfocaccia, che viene farcita con verdure fresche locali (come le rape), formaggi o con polpette al sugo o pesce crudo; al rustico leccese, una specie di tortino salato di pasta sfoglia ripieno di mozzarella, besciamella, poca salsa di pomodoro ed un pizzico di pepe; al calzone fritto, meglio noto come panzerotto pugliese o leccese; alle “frittule”, delle palline fritte o farcite con capperi, olive e pomodori; alla frisa, una sorta di pane biscottato che viene ammollato in acqua e condito in vari modi. Secondo la tradizione, il miglior modo per gustare le frise è condirle con pomodori freschi, olio, origano ed eventualmente del tonno.

E passiamo ora al resto dei piatti da assaggiare assolutamente quando si fa tappa a Lecce:

  • La “pitta” di patate, una focaccia a base di patate farcita con capperi, olive, cipolle e pomodori;
  • Fave e cicorie, un piatto della cucina contadina proposto come purea servita con crostini di pane fritto;
  • Riso, patate e cozze, meglio conosciuto come “tiella” pugliese per via della teglia (tiella in dialetto) dove vengono cotti gli ingredienti;
  • Ciceri e tria, cioè pasta e ceci ma con una particolarità: una parte di tagliatelle viene cotta nel brodo ed un’altra viene fritta così che dia un tocco di croccantezza al piatto;
  • Il polpo a pignata, cioè il polpo con patate cotto in un tegame di terracotta;
  • Infine i dolci leccesi, come il tipico pasticciotto leccese con crema o crema e amarene, i purceddruzzi (cioè gli struffoli), i mustazzoli (i mostaccioli), il fruttone leccese fatto con pasta frolla ripiena di crema di mandorle e marmellata di pere (o mele cotogne) e glassato con cioccolato fondente.

Itabus riesce a collegare Lecce con molte zone d’Italia, da Brindisi a Bolzano. Prenota subito il tuo viaggio e inizia a programmare la tua gita tra chiese barocche e frittule.

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